Respiro ed Emozioni

La respirazione circolare, non è estranea all’essere umano, è un tipo di respiro che si può avere nelle fasi di nascita, come in quelle di morte naturale; si ha pure in alcune fasi del sonno, di sforzo prolungato e orgasmiche; nonché in alcune fasi emozionali.
Respiro ed emozioni sono direttamente collegati, anche se non ne siamo consapevoli. Prestandoci però attenzione possiamo osservare, ad esempio che, quando siamo arrabbiati o eccitati, ecc.  non abbiamo lo stesso tipo di respiro ed è ancora differente  quando siamo sereni o rilassati, ecc.

Il respiro è un’attività fisica di solito involontaria e non cosciente, ma in cui possiamo intervenire consapevolmente in ogni momento. Quindi se le emozioni hanno un’influenza sul respiro, si può attraverso il respiro avere un’influenza sulle emozioni.
Le emozioni sono un turbamento interiore ( amore-paura-gioia-rabbia-serenità-tristezza-ecc. ) e la loro potenza può contrastare, anche fortemente, le attività del pensiero e delle azioni.
Però le emozioni non andrebbero considerate negative o antagoniste al pensiero o alle azioni, anzi andrebbero annoverate fra le attività psichiche indispensabili, come ad esempio nel prendere decisioni o nel comunicare, affidandosi all’ascolto interiore e alla propria “verità” emotiva che, per quanto parziale e soggettiva ( quindi non assoluta ) contiene sicuramente dati reali degni d’attenzione.
Ciò che può limitare o sabotare la qualità dello stato di salute psicofisica, le relazioni e il successo nell’autorealizzazione di sé, non è tanto ( ad esempio ) la scarsa abilità matematica, o la carenza nella conoscenza intellettuale, o il criterio di manipolazione delle situazioni, ma quanto tanto può essere ( ad esempio ) la noncuranza dei sentimenti propri e altrui, o la mancanza di rispetto del proprio o altrui sentire emozionale. Tutto questo può rendere difficile, o bloccare, o far degenerare rendendo disarmonici i rapporti, oltre che con se stessi, anche con l’eventuale gruppo di appartenenza ( es.: famiglia-società-azienda-ecc. ).
Così come la razionalità tende a privilegiare il dialogo aperto e il presente, mentre la razionalizzazione tende alla chiusura in sé e all’allontanamento dello spazio/tempo; l’ emozione, se adeguatamente ascoltata e vissuta, ci tiene nel tempo presente (anche il respiro); mentre l’ emotività, che è agganciata ad un nostro pensiero, o ricordo, o altra sensazione, ci porta a “spasso” nel tempo e nello spazio, ma ci chiude al dialogo col presente.
Quindi esiste un “quoziente emozionale” non meno importante del “quoziente intellettivo” che andrebbero integrati..e si possono integrare attraverso il respiro..e anche rispondendosi onestamente alla domanda: voglio amare o avere ragione?!..

 

INFO: Adriano Bontempi ( counselor-rebirther, formazione professionale all'Istituto Oceano Sintesi di Milano nel 2001-2003 /// master Reiki Usui dal 1996 - ideatore metodo ReiWa ) incontri individuali e di gruppo per la crescita personale e il benessere olistico.

cell.: 389.07.31.063 / e-mail. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  / sito: www.bluevolution.it